LA MEDICINA RIGENERATIVA NELLE TUE MANI
Studi clinici hanno dimostrato l’efficacia delle terapie che si basano su l’innesto autologo di cellule staminali mesenchimali adulte autologhe per accelerare i processi di guarigione e rigenerazione della cute e dei tessuti mesenchimali, oltre a trovare applicazione nella cura di patologie autoimmuni per le loro capacità immunomodulatorie.
Le staminali mesenchimali di derivazione adipocitaria (ADSC) sono cellule progenitrici adulte pluripotenti, derivate dal tessuto connettivo embrionale. Le ADSC sono in grado di differenziarsi in senso adipogenico, osteogenico, condrogenico, miogenico, ma anche verso linee cellulari non mesodermiche (neuronali, endoteliali, epiteliali, ecc). Sono inoltre in grado di secernere una serie di fattori di crescita, quali il VEGF (Vascular Endothelial Growth Factor), l’HGF (Hepatocyte Growth Factor), FGF-2 (Fibroblast Growth Factor-2) e IGF-1 (Insulin-like Growth Factor-1) che conferiscono loro un potere rigenerativo e angiogenetico.
Uno dei tessuti più ricchi in cellule staminali mesenchimali adulte è il tessuto adiposo. Le cellule staminali mesenchimali adulte di origine adiposa (Adipose Derived Stem Cells – ADSCs) sono oggi tra le cellule maggiormente utilizzate in Medicina Rigenerativa per le loro caratteristiche e facilità di reperibilità. Le cellule staminali mesenchimali adulte di origine adiposa (ADSCs) esplicano la loro capacità rigenerativa e immunomodulatoria grazie agli effetti paracrini attraverso fattori trofici che presentano attività antifibrotica, antiapoptotica e pro-angiogenica. Inoltre le cellule staminali mesenchimali esplicano la loro capacità rigenerativa anche grazie alla loro intrinseca capacità di trasformarsi in cellule della linea mesenchimale ed endoteliale promuovendo la riparazione tissutale.
Le ADSCs hanno la capacità di modulare una vasta gamma di cellule del sistema immunitario quali i linfociti B e T, i neutrofili e le “natural killer cells”. Questa capacità immunomodulatoria e antiinfiammatoria viene recentemente investigata anche nel campo degli allotrapianti; studi hanno dimostrato l’azione favorente l’attecchimento di allotrapianti associando ADSCs.
Numerosi studi hanno identificato nel tessuto adiposo uno dei tessuti con la più alta concentrazione di cellule staminali mesenchimali adulte (ADSCs) e in particolare nella sua componente stromale (SVF Stromal Vascular Fraction). Studi hanno dimostrato una maggior concentrazione di cellule staminali mesenchimali nel tessuto adiposo (ADSCs) rispetto al midollo osseo (Marrow Stem Cells- MSCs). Confrontando le cellule staminali mesenchimali del midollo osseo (MSCs) con le ADSCs, si è trovato che presentano una maggior concentrazione in pari volume di tessuto prelevato, prevedono una metodica di prelievo molto meno traumatica e la loro concentrazione sembra meno influenzata dall’età del paziente.
Le provate capacità rigenerative delle cellule staminali mesenchimali (ADSCs) vengono sfruttate in numerose branche mediche quali: la chirurgia ricostruttiva ed estetica, chirurgia maxillo facciale, vulnologia, ortopedia, chirurgia vascolare, ortopedia, cardiologia, ginecologia, urologia, otorinolaringoiatria, proctologia e dermatologia.
Numerosi studi sperimentali e clinici hanno dimostrato l’efficacia della citoterapia a base di ADSCs nel favorire il processo di guarigione delle ferite; infatti si è dimostrato come uno dei fattori maggiormente implicati nel rallentamento della guarigione sia il deficit del microcircolo, quindi l’azione angiogenetica e la capacità di differenziazione in tessuti mesenchimali delle ADSCs gioca un ruolo fondamentale nel velocizzare e migliorare la guarigione delle ferite. Inoltre nel favorire il processo di guarigione delle ferite gioca un ruolo fondamentale sia l’azione angiogenetica – che si esplica grazie all’espressione dei geni VEGF, FGF2, PDGFRA, e PDGFRB31 – sia la migrazione di fibroblasti e cheratinociti favorita dall’espressione del gene EGF (Epidermal Growth Factor). Studi hanno inoltre dimostrato l’efficacia della citoterapia con ADSCs nella cura delle ferite in soggetti diabetici e arteriopatici: in tali pazienti il rallentamento dei processi di guarigione sono da attribuirsi principalmente a un deficit circolatorio, quindi la somministrazione di ADSCs, grazie all’azione angiogenetica, favorisce la vascolarizzazione riducendo i tempi di guarigione.
Un recente studio è stato condotto su pazienti con arteriopatie periferiche dovute a arteriosclerosi o diabete (CLI): questi pazienti sono stati trattati con iniezioni di ADSCs e tutti i pazienti hanno riportato un miglioramento in termini di riduzione del dolore e dei tempi di guarigione. Altri recenti studi pilota sono stati eseguiti su pazienti con ischemie critiche agli arti (CLI, Critical Limbs Ischemia) trattati con iniezioni locali di SVF ed è stato riportato miglioramento nel 86.7% dei pazienti.
Nel 2014 un trial study in fase 1 ha evidenziato che la somministrazione di ADSCs in 60 pazienti con CLI (Critical Limb Ischemia) non rivascolarizzabile (di cui 3 diabetici) ha determinato riduzione del dolore, riduzione dimensione delle ulcere e risoluzione del dolore da deambulazione con controllo a 2 anni.
Merita particolare attenzione il fatto che oltre due milioni di italiani sono affetti da ulcere e ferite difficili, con la percentuale maggiore (e in costante aumento) rappresentata dalle ulcere da decubito, visto l’invecchiamento della popolazione. Per il SSN la spesa stimata è di circa 1 miliardo l’anno, così ripartita: oltre il 50% per le ospedalizzazioni, il 15-20% per l’acquisto di materiali da medicazione, il 30-35% per il tempo del personale infermieristico. Ulcere e ferite difficili rappresentano materia di interesse multidisciplinare, coinvolgendo diverse specialità, dai chirurghi, agli internisti e agli ortopedici, dai geriatri ai diabetologi.
Il diabete è una malattia cronica che colpisce 350 milioni di persone in tutto il mondo; il 15% di questi pazienti soffre di ulcere ai piedi che spesso si trasformano in ulcere croniche (DFU). L’incidenza annuale di amputazioni varia dallo 0.21 al 1.37% e nei pazienti diabetici il rischio di amputazione è dal 15 al 70% maggiore rispetto a pazienti non diabetici.
La difficoltà di guarigione delle ferite in pazienti diabetici dipende da diversi fattori:
Recentemente numerosi studi hanno evidenziato l’efficacia della terapia con ADSCs nel favorire la guarigione delle ferite in pazienti diabetici. Questa azione favorente la guarigione si esplica grazie alla capacità delle ADSCs di differenziarsi in cellule neuronali, cellule muscolari lisce ed endoteliali e la capacità di secernere numerosi fattori di crescita che favoriscono la formazione e la migrazione di cellule endoteliali, fibroblasti e cheratinociti.
È stato dimostrato come gli ADSCs hanno la capacità di secernere numerosi Growth Factor come epatociti GF (HGF), endotelio vascolare GF (VEGF), transforming GF-Beta (TGF)-Beta, insuline like GF (IGF-1), fibroblasti GF (bFGF), granulociti e macrofagi stimulating factor (GM-CSF), fattori di necrosi tumorale (TNF)-a, interleuchine 6-7-8-11, adiponectina, angiotensina, catepsina D, retinolo binding protein e CXCL-12.
Uno studio preclinico ha dimostrato l’efficacia della terapia topica con ADSCs in associazione a spugna di collagene in animali diabetici con ulcere.
In sei studi randomized controlled trial (RCT) si è dimostrato che la somministrazione di ADSCs ha favorito la guarigione nelle ulcere al piede in pazienti diabetici (DFU); tali benefici di esplicano per ulcere anche superiori ai 5cmq e anche in pazienti oltre i 70 anni di età.
Altra importante applicazione della terapia rigenerativa con ADSCs è nel campo ortopedico: numerosi studi hanno evidenziato l’efficacia della terapia con cellule staminali mesenchimali ADSCs grazie alla loro intrinseca capacità di rigenerare cartilagini, tendini e ossa. Grazie a queste potenzialità lo SVF (Stromal Vascular Fraction) contenete ADSCs viene utilizzato in pazienti affetti da osteoartriti, condromalacia, lesioni meniscali, osteonecrosi della testa del femore e lesioni tendinee.
Infortuni del sistema muscolo scheletrico sono sempre più frequenti in uomini e donne di tutte le età e spesso le terapie proposte sono principalmente sintomatiche e mirate ad alleviare il dolore; la terapia rigenerativa apre nuove possibilità terapeutiche nel trattamento di tali lesioni. In particolare numerosi studi hanno dimostrato come le cellule staminali mesenchimali di origine adiposa (ADSCs) hanno intrinseca capacità di differenziarsi in condrociti e osteociti.
Altra importante capacità della citoterapia con ADSCs delle ferite è la capacità antifibrotica da attribuire alla produzione di TGFbeta3 e HGF che sono importanti mediatori antifibrotici; il problema della cicatrici ipertrofiche non è ovviamente meramente un problema estetico ma spesso determina limitazioni funzionali a seconda della sede anatomica. La terapia con ADSCs ha dimostrato la sua efficacia sia su modelli sperimentali che clinici.
IMPIANTO TISSUTALE SEFFI e microSEFFI (Superficial Enhanced Fluid Fat Injection)
Dal 2015 Gennai et al. hanno pubblicato diversi studi (vedi riferimenti bibliografici) sulle nuove tecniche di innesto di tessuto SEFFI e MicroSEFFI. Queste tecniche mirano a innestare il tessuto adiposo autologo, compresa la frazione stromale (SVF) e le cellule staminali derivate dal tessuto adiposo (ADSC) in esso contenute, al fine di ottenere un miglioramento trofico dei tessuti e un ripristino dei volumi persi. Gli Autori hanno dimostrato che si può prelevare il tessuto adiposo attraverso apposite cannule con fori laterali molto piccoli, in modo da selezionare piccoli cluster cellulari, per cui non è necessario effettuare manipolazioni per fluidificare il tessuto.
SEFFI e MicroSEFFI sono ormai tra le tecniche più utilizzate destinate alla rigenerazione dei tessuti e al ripristino dei volumi per il ringiovanimento del viso e di altre zone del corpo. Queste tecniche sono considerate procedure chirurgiche minimamente invasive, quindi richiedono esperienza chirurgica, in particolare nella liposuzione, e strutture adeguate.
Alla luce di queste evidenze, la Terapia Autologa Rigenerativa è sempre stata solo nelle mani dei chirurghi plastici e non è stata aperta a medici estetici o dermatologi.
Il dottor Gennai crede fermamente che la Terapia Autologa Rigenerativa Estetica debba poter essere eseguita anche da Medici Estetici senza specifica preparazione nell’intervento di liposuzione: per questo ha sviluppato, standardizzato e brevettato* un’apposita guida, cioè un dispositivo finalizzato al prelievo di tessuto adiposo in modo sicuro, facile, efficace, anche senza alcuna abilità chirurgica di liposuzione.
Da questa idea originale SEFFILINE ha sviluppato SEFFILLER®, un dispositivo medico dove tutti i componenti necessari al trattamento sono presenti nella scatola e mono-uso, per consentire ai medici estetici di eseguire trattamenti autologhi rigenerativi in ambulatorio in modo sicuro, facile ed efficace. _____________
*Brevetto italiano
PERCHÈ SEFFICARE®
Al fine di eseguire una Terapia Rigenerativa corretta nasce l’esigenza di avere una metodica SICURA, SEMPLICE, RAPIDA, EFFICACE ed ECONOMICA per prelevare il tessuto adiposo contenente la componente stromale (SVF) e le cellule staminali mesenchimali adulte (ADSCs).
Tale metodica deve avere le seguenti caratteristiche:
SEFFICARE® è un dispositivo medico sterile, monouso, “all-in-one” per la terapia di Medicina Rigenerativa: il dispositivo rende la procedura di prelievo, preparazione ed innesto SEMPLICE, SICURA, RAPIDA, EFFICACE ed ECONOMICA.
SEMPLICE
La nostra guida brevettata permette al Medico, anche senza specifica esperienza nell’aspirazione del tessuto sottocutaneo, di prelevare il tessuto nel piano corretto e riducendo al minimo il rischio di eseguire manovre che possano danneggiare il paziente.
SICURA
Il dispositivo medico è monouso quindi riduce i rischi di contaminazioni e trasmissione di malattie. La guida brevettata rende sicuro il prelievo anche per medici senza specifica esperienza nel prelievo del tessuto adiposo sottocutaneo.
RAPIDA
Il kit è monouso e “all-in-one” senza necessità di apparecchiature esterne quali aspiratori. Inoltre è eseguibile in anestesia locale anche in regime ambulatoriale. Richiede minima manipolazione del tessuto. Il tutto semplifica e riduce i tempi della procedura.
EFFICACE
Il device brevettato ‘guida’ il prelievo nel piano corretto superficiale dove è presente la massima concentrazione di cellule staminali mesenchimali (ADSCs). Inoltre la microcannula di prelievo determina la selezione di clusters cellulari di minima dimensione, riducendo la manipolazione successiva quindi preservando la massima vitalità cellulare. Le ridotte dimensioni dei clusters cellulari favoriscono l’attecchimento e permettono l’innesto con aghi o cannule di ridotte dimensioni nel piano superficiale, favorendo l’effetto rigenerativo e diminuendo il traumatismo del sito ricevente.
ECONOMICO
Il kit SEFFICARE , essendo monouso “all in one”, rende la metodica estremamente economica in quanto può essere eseguita anche in ambulatorio, in anestesia locale senza la collaborazione del chirurgo esperto in prelievo di tessuto adiposo.
SEFFICARE® RISPETTO ALLA CONCORRENZA
Il kit SEFFICARE® è studiato per l’applicazione in ambito ospedaliero e ambulatoriale nelle varie specialità dove la Terapia Rigenerativa trova applicazione: